Carlo Cassola
  • Roma, 17 marzo 1917
  • Montecarlo, 29 gennaio 1987

Biografia

I personaggi delle mie opere non sono vinti né vincitori di fronte alla vita, ma sono coloro segnati profondamente dall'esperienza. Io amo tutte le cose che stanno ai margini.

Segni particolari

Il mio vicino di casa è stato Indro Montanelli.

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Scritti da Carlo Cassola

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Non esistono riforme indolori: ogni vera riforma mette fine a un privilegio.

Uno non farebbe mai niente nella vita, se ci stesse tanto a pensare.

Le promesse si fanno apposta per non mantenerle. 

La felicità, quella gioia acuta che sconvolge il cuore, quella specie di spasimo dell'anima.

L'uomo che si annoia, che fatica, che soffre, si consola andando col pensiero ad altri momenti della sua vita: tira fuori dal passato ricordi cari, anticipa le dolci aspettative dell'avvenire.

Si può esprimere un sentimento parziale, un sentimento rivolto a un oggetto particolare; ma quando un sentimento ti riempie l'animo, coincide con la tua vita, con la vita, anzi; quando riguarda tutte le cose è forse possibile esprimerlo?

Nulla è più stupefacente di un'esistenza comune, di un cuore semplice.

Basta un comando sbagliato a far perdere la faccia a un ufficiale. La truppa continuerà a temerlo, ma non lo rispetterà più.