Ad un cavallo bisogna aprire la bocca per controllarne lo stato di salute; ma un sistema sociale è come un libro aperto anche a distanza. Se lo Stato si dimostra debole con i forti, magari non si sente preparato e si sta attrezzando a vincerli. Ma se nell'esercizio del suo potere impositivo è spietato con i poveri che non hanno da pagare, e indulgente con i paperoni che non vogliono scucire denari, ha una cronica incurabile vocazione al default.
Se l'informazione dipingesse il mondo per impedire all'Umanità di vederlo al naturale, sarebbe disinformazione. Ma che accidenti è quella italiana, che convince mezzo popolo sulla sacralità delle sentenze di condanna di Berlusconi; e l'altro mezzo, sull’urgenza di difenderlo dal terrorismo giudiziario comunista? Delle due l'una: o l'Italia sta crepando di terrorismo giudiziario, o è quello mediatico a ridurci come asini in mezzo al frastuono.