Bisogna dare un senso, un fine alla vita. C’è chi sceglie l’amore o la salute, chi la serenità o il benessere della propria famiglia, chi il piacere, chi il divertimento...Qualsiasi scelta, però, presuppone un lavoro : senza far niente la più insignificante delle mete non può essere raggiunta. Se non hai mete, sarà il lavoro la tua meta.
Il periplo della vita si consuma in un mare di pericoli. C’è chi si lascia trasportare dalla corrente senza sapere in quale spiaggia sarà naufrago, c’è chi si mette di buona lena e nuota verso una meta anche se non sa se mai arriverà e c’è chi si abbandona e si lascia colare a picco ... ed è l’unico a conoscere dove sta andando.