Chi conosce la morte è grato alla vita, ne riconosce ogni luminosità, non la disprezza, non la deride. Non è malevolo, non può: sa che Essa è preziosa, e la onora, vivendola.
Siamo pensieri divini in corpi scelti per percorrere questa esistenza; linee confuse hanno scolorito e distratto i nostri cieli dipingendoli di dolore: dolore da dare, dolore da ricevere. Siamo pensieri divini che hanno dimenticato la culla del Cielo. Siamo pensieri divini dispersi nell'oblio del corpo che avevamo scelto per percorrere questa vita.