Ciò che fa diverso l’intelligente dallo stupido è la coerenza: il primo va sempre autonomamente nel posto dove pensa sia giusto andare; il secondo, che pensa coi piedi, si lascia spingere dagli altri solo nel posto sbagliato, da cui si illude che sta fuggendo.
Il minimo che si possa fare è gridare al miracolo, perché in Italia i ventriloqui dell’impresa, finanza, burocrazia e sindacato hanno minacciato di rottamare i loro pupazzi politici, e di punto in bianco hanno incominciato a parlare con la loro lingua. Stai a vedere che il declassamento dell'Italia potrebbe far convertire al senso dello Stato chi ha lavorato come un negro sei decenni a fare "quattrini" per la religione dei ca... suoi.