E poi a distanza di anni chiacchieri con un amico scherzando su quanto eri stato stupido quella volta, o permaloso, o ingenuo... come se ti accorgessi che non c’è niente di cui averne vergogna, come se quello fosse solo un ragazzo, come se quello non fossi più tu. E invece tu sai benissimo che sei ancora fatto così: puoi aver capito, imparato, scoperto, ma sei sempre un pezzo di quello stesso, a volte permaloso, a volte ingenuo, a volte stupido.
Molti sono giustamente indignati da certi politici e superevasori, dalle soubrettine che gliel’hanno prestata per un pò, dai dittatori guerrafondai e chi si arricchisce con le tecnologie militari, dai finti benefattori, dai preti pedofili o gli assassini di vecchiette per 30 deneuri. Dopodichè se tu riprendi un tuo amico o conoscente per una questione di mancanza di rispetto o di educazione, per loro diventi quello “pesante”.