Ecco quant’è dispotica la natura umana, quando si lacera il velo che racchiude l’estro ed esala, piano come un respiro, gentile da un forellino la sua vera indole.
Per quanto afona, umbratile e ormonica la voce era insidiosa ed era straordinariamente naturale, come il respiro, come la rabbia, come la fame, come la vita appena nata.