Gramsci diceva che "la maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia". Ora sarebbe bello sapere come considera i suoi colleghi di oggi, il cui "pratico operare" è bere caffè, battere tasti al computer, guidare l'auto, lavarsi le mani prima e i denti dopo i pasti, fumare una sigaretta. Ma un martello per piantare un chiodo, mai.
L'incapacità cronica del mondo della cultura di interrompere in democrazia la formazione di sudditi sonnambuli che si agitano a caccia di tiranni inesistenti, finisce per rendere tali: politici, giudici, burocrati e banchieri. Posto che lo Stato non è che il popolo che governa se stesso, E la dicotomia POPOLO-STATO, percepita dalle "teste d'uovo" della cultura italiana come conflittuale e piena di CASTE ladre e cittadini derubati, è finta.