Gran parte del mio interesse per la letteratura, e per la letteratura, voglio dire, come thesaurus cognitivo, deriva dal fatto che la letteratura è ciò che più onestamente si immerge nel rapporto tra i sessi, tra uomo e donna.
Io vedo nei maschi l'infelicità di non poter essere dei super-esseri: non puoi chiedermi di essere amante e sposo, padre e figlio, di dar sicurezza economica e comportarmi con spavalderia criminale, essere il principe azzurro e l'impiegato mediocre. E, in molte donne, vedo salire nostalgie prefemministe.