Hai vissuto tutte le vite che ti si sono presentate per poi scoprire che esse erano solo proiezioni di improbabili te stesso che lanciavi in ogni direzione; per scoprire che in realtà tu eri e sei rimasto sempre là, avvinghiato, abbarbicato a quelle poche certezze acquisite nei rari momenti in cui ti fu consentito. L'effimero non ti affascina più, ha vissuto la sua gloria. Tu stai percorrendo un'altra strada.
Quando siamo bambini, giustamente vivaci, gli adulti ci sgridano: fermo, educato, ubbidisci, taci, seduto, saluta, ringrazia, studia, vai a letto, scusati, ci vogliono insomma perfetti piccoli adulti. Quando, finalmente adulti, siamo depressi, repressi, inespressi, compressi, con le unghie mangiate fino alle falangi, scontenti e pieni di tic, ecco che veniamo esortati caldamente, se vogliamo stare meglio, a "cercare il bambino che c'è in noi".