I romanzieri sono sempre dei grandi maestri di spionaggio perché, per tenere avvinta l'attenzione del lettore, non rivelano tutte le informazioni in loro possesso. Usano trucchi. Hanno segreti che non confessano se non quando gli conviene (sempre per questioni di strategia narrativa). Fanno disinformazione dando informazioni erronee ai lettori, sempre allo scopo di coinvolgerli maggiormente nella lettura.