Il normale assoluto non esiste e forse la parola più adeguata da utilizzare è normatività, ovvero una normalità che muta a seconda del contesto. Di conseguenza, capiremo che non esistono i devianti, ma i viandanti, alla ricerca continua del loro benessere. (Lacrime di pioggia, 2013)
Io penso che bisognerebbe fare almeno un errore al giorno, per essere coscienti di vivere realmente, perché chi non sbaglia non sta vivendo: campa, in modo ripetitivo, in modo automatico, stereotipato, quasi fosse una macchina, un automa. (Tratto da "Crisalide", 2012)