Il politicante per arrivare al potere ricorre all'inganno, alle simulazioni, alle astuzie. La sua vita è piena di frodi, che dopo essere arrivato al potere cerca di camuffare. In ogni politicante c'è un Proteo, che all'occasione cambia il suo abito o la sua lingua. Il motto del politicante è: "Ipocrisia innanzitutto, ipocrisia soprattutto ". Il politicante è un baro; infatti, quando arriva all'apice del potere, anche le sue frodi e i suoi falli gli sono attribuiti come gloria.
Da " Accenti d'amore e di sdegno " Pellegrini Editore Cosenza 2004
Non chiedere al giovane, al disperato, al ladro perché delinque; dagli prima un lavoro, che lo interessi e lo impegni, ed una casa, dove possa vivere serenamente. Poi, se ancora delinque, cura la sua mente, fuori dalle prigioni, in veri giardini sanitari, dove tutto il personale, oltre che con i farmaci, curi soprattutto col cuore.
Da " Accenti d'amore e di sdegno "
Pellegrini Editore Cosenza 2004