La felicità è dono e furto. Dono nel presente. Furto in quella rappresentazione mentale in cui avverti anticipatamente il sentore della mancanza di quella bellezza - ahimè peritura - che oggi ti illumina lo sguardo e il cuore.
Puoi sentire il profumo morbido di una rosa senza pungerti, se delicato ti avvicini. Ma se coltivi l'ambizione di farla tua, apprestandoti a reciderla, ti accorgerai delle spine. Irte.