La felicità è dono e furto. Dono nel presente. Furto in quella rappresentazione mentale in cui avverti anticipatamente il sentore della mancanza di quella bellezza - ahimè peritura - che oggi ti illumina lo sguardo e il cuore.
Il suo fascino è irresistibile come il rosso delle ciliegie mature. Tuttavia i suoi atteggiamenti narcisi sono fastidiosi come i semi delle fragole di bosco: intrusi indesiderati, incastonati tra i denti.