La felicità sarà pure un toccasana per la salute fisica di noi umani e forse di tutti gli esseri viventi; ma è l'incontenibile passione per la diversità del pensiero altrui senza esclusioni o pregiudizi a garantirci un sano sviluppo intellettivo.
Se la crescita culturale ed economica dei singoli è così anarchica da ostacolare il progresso dei popoli, alla lunga non può che generare regresso, inciviltà, barbarie e guerra civile. Perchè nessuno sa in che misura la sua libertà individuale è lesiva di quella collettiva, se non rispettando la legge. A rischio di sembrare blasfemo direi che persino il Papa può dosare la sua libertà nel rispetto dei popoli, solo rispettando la fede e la legge.