La notte porta quel silenzio forzato, quel buio imperante, luci di stelle che creano indefinitezza. Magari tu vorresti smettere di pensare, gridare al mondo la logica che enumera i tuoi problemi, ma in realtà quello che riesci a fare è solo pensare ossessivamente all'assordante richiamo alla vita, che si piega tra le balze del notturno.
Perché non dovremmo star qui a chiedere la parità dei diritti. Non è giusto, siamo figli di una stessa Costituzione che ci rende diversi, schiavi di un pregiudizio, figli di una continua violenza. Con la speranza che l'amore vinca sopra ogni forma di preconcetto. Il mondo ha bisogno di animi che si cercano per scambiarsi reciproca vita, di occhi che si illuminano nelle pupille dell'altro, di bocche affamate del senso dell'appartenere.