La vita e la morte, quando capita di incontrarsi sul confine tra l'aldiqua e l'aldilà, si salutano senza ostilità e chiacchierano in modo educato e gentile, perché entrambi sono consapevoli che se una di loro non esistesse, l'altra non avrebbe motivo di esistere. Non si tratta affatto di un'ironia del destino ma piuttosto di una delle leggi universali che governano la vita terrestre e le sue limitazioni.
Cavalcando sulle nuvole dei miei pensieri, al suono delle galoppate flebili del mio cavallo invisibile e dei gridi che sospiro ad un vento pigro e svogliato, proseguo navigando, senza sosta, verso un cielo che non c'è più o che forse, chissà, non è mai esistito.
Riferimento: "Sogni e Fantasie" di Jean-Paul Malfatti