Mi sembra di ricadere in quell'ospedale, nell'angoscia felice che ho scacciato. Scrivere è come sguinzagliare i ricordi e distorcerli, cuocere le parole con l'inchiostro e farle levitare sul corpo. E su di esso, ho delle stagioni piene d'ansia: il mio cuore che si lamenta per l'assenza dell'eco.