Misterica visione
Ti ho visto:
un filo d’erba fra le labbra
E mi guardavi
mentr’io d’acqua
trafitta e invasa
nell’etere involgevo il flutto
del ‐ me tutto ‐
Eri lì
sotto l’esile leccio
del vento invaghito
Mentre il mio ‐ esser tutto ‐
in estasi guardava
Me
Te.
Il reale disturbante è lì, come è lì anche il reale che produce pace, in stesso tempo e in dimensione accanto, accessibile a chi non vuole morire sotto i colpi di suoni cacofonici del ritmo dissacrante che ci vuole supini e morti dentro... Che pace e quiete non vengano mai cancellate dal nostro bagaglio sensoriale.