Modesto è colui che accetta il suo essere, i limiti incontrati sul suo cammino lo hanno forgiato al vivere. Non è negli eccessi la prova di una vita felice, ma nella moderazione essa troverà il suo specchio. L'uomo giunto non ha più fame di cose.
Quando nel cuore dell'uomo avrà messo radici il seme malefico del proprio “IO”, l'uomo aprirà bocca per nutrire l'oscura pianta che ha in seno.
Famelica ed eternamente insoddisfatta sarà la sua intrinseca voglia d'ESSERE, e quando l'inconsapevole vittima di se stesso, avrà a fondo nutrito il suo falso vedere, il seme che albergava nel suo cuore sarà divenuto ormai albero.