Nell'esercizio della professione di psicologo non c'è spazio per la pratica dell'omofobia; o si è psicologo o si è omofobo. Credere di poter fare tutti e due è roba da chi ha seriamente bisogno di andare dallo psichiatra.
Contesto: "Un messaggio, a mo' di citazione, contro l'ignoranza di chi pensa che l'omosessualità sia una malattia."
Ricordate che il troppo travalica sempre i limiti del buon senso e tende a nuocere, in primo luogo, a coloro che lo commettono. Se continuate a combattere come fate, voi diverrete eterofobi e discriminatori verso tutti gli etero, ossia anche verso quelli che ci rispettano e prendono in seria considerazione i nostri ideali e le aspettative che, in maniera energica ma rispettosa, difendiamo credendoci ed identificandoci.