Non stiamo distruggendo il mondo perché siamo maldestri. Stiamo distruggendo il mondo
perché siamo, in modo molto letterale e deliberato, in guerra con esso.
Noi l'Italia la vediamo realisticamente qual è: non un vivaio di poeti, di santi e di navigatori, ma una mantenuta costosa e scostumata: ma è la sola che riesce a riscaldare il nostro letto e a farci sentire uomini, anche se cornuti.