Ogni nostra attenzione per l’altro, ogni nostro atto d’amore non va perduto, ma vive in eterno nello spazio e nel tempo. Come un’orbita, fa ritorno al punto di partenza e rende felice chi più ha donato. (da "Ecce me Domine")
Il dolore è un esattore che a fronte del pagamento del dazio ci offre la possibilità di levare gli occhi verso il cielo e vedere la bellezza che altrimenti non potremmo scorgere, di udire la melodia che risuona nelle alte sfere. Il canto del dolore, che incessantemente si rinnova, fonde le sue note con quelle sublimi delle creature angeliche e si leva in alto fino a giungere al Signore nelle vesti di un’offerta preziosa. (Da "Ecce me Domine")