Ognuno è libero di descrivere un Papa nel modo che ritiene migliore, esprimendo nei suoi confronti la propria simpatia o antipatia. Tuttavia, non riesco a capire perché alcuni che hanno parlato così male di lui, a volte addirittura augurandone la morte, esprimano tristezza e sentimenti di cordoglio per la sua scomparsa, non appena ha esalato l'ultimo respiro. Lo fanno per rimorso, cambiamento di opinione o falsa empatia per il loro prossimo?
Questa in cui viviamo è una società nella quale, per ironia della sorte o meno, le cosiddette reti sociali diventano ogni giorno che passa sempre più ostili e meno socievoli. L'ottimismo e la fantasia vanno in fumo in un attimo e la frustrazione è inevitabile. Ma poi passa ed eccoci qua, come tante altre volte, tutti insieme a pedalare sulla rete ciclabile tra la genialità e la cruda realtà di Facebook.