Percorrere il cammino della vita senza sperimentare la solitudine è come non intravedere mai il nostro riflesso nell’anima. Ignorare la nostra essenza equivale a non voler conoscere in realtà nessuno, specialmente la persona con cui avremmo potuto condividere ogni frammento del nostro essere.
È raro che le persone si assumano la responsabilità del proprio comportamento preferendo, invece, attribuire la colpa agli altri per il modo in cui questi reagiscono. Ciò rivela una tendenza psicologica comune: liberarsi dai propri sensi di colpa spostandoli sul prossimo. Un tale meccanismo di proiezione consente, infatti, di preservare una visione positiva di sé stessi, evitando il disagio di una onesta autocritica.