Quando ascolto un autore che definisce il suo stile "delirante", "onirico", "lisergico", "psichedelico", non subisco alcun fascino, né curiosità. Anzi ho una reazione molto cinica, penso: "Ecco qua, un altro che quando scrive non si capisce niente".
C'è una sindrome che colpisce alcuni viaggiatori: la dilatazione temporale. Stanno fuori un week end e dicono 4/5 giorni, una settimana si trasforma in 10 giorni, 10 giorni in due settimane, due settimane in tre, tre settimane in un mese. Basta un mese e qualche giorno per dire: "ho vissuto un periodo all'estero".