Quando ascolto un autore che definisce il suo stile "delirante", "onirico", "lisergico", "psichedelico", non subisco alcun fascino, né curiosità. Anzi ho una reazione molto cinica, penso: "Ecco qua, un altro che quando scrive non si capisce niente".
Arriverà il giorno in cui tante persone capiranno che ci sono grandi differenze tra antiquariato, modernariato, vintage e roba vecchia che casca a pezzi.