Sapido di glicina ardi nel monocorde di quell'orizzonte senza chimere sconosciuto ai tuoi occhi, uno spettro sei per la mia quiete nel dipingere un flebile sorriso sul tuo scuro volto come pece, che quando mai incontrerà l'alba dei miei palpiti d'amore riscoprendo gusto per sognare ancora? ©Laura Lapietra