Siamo pensieri divini in corpi scelti per percorrere questa esistenza; linee confuse hanno scolorito e distratto i nostri cieli dipingendoli di dolore: dolore da dare, dolore da ricevere. Siamo pensieri divini che hanno dimenticato la culla del Cielo. Siamo pensieri divini dispersi nell'oblio del corpo che avevamo scelto per percorrere questa vita.
Sono buoni quei momenti in cui non riconosci il passato dal futuro: sono l'impronta del Qui. Gratitudine è l'istante di consapevolezza, orma di esistenza.