Un ateo che ha bisogno di un po' di pane, va al negozio, lo chiede, paga, saluta, torna a casa e mangia in santa pace. Un credente, per avere il proprio pane quotidiano, deve inginocchiarsi, pregare il Padreterno, inviare una supplica al papa, pentirsi di tutti i peccati, promettere vita irreprensibile e passare in chiesa a lasciare un obolo. Praticamente, per un tozzo di pane, quel povero diavolo deve celebrare un intero Concilio Ecumenico.
Certi filosofi sono pescatori che non sanno che pesci pigliare e ce lo raccontano in termini incomprensibili per farci credere che siamo noi a non capire.