Una volta sbagliata la miscela culturale di un popolo, non c’è politica o giustizia in grado di rimediare agli errori de-formativi dei cervelli: o perché un popolo è troppo gonfio di presunzione, o perché è depresso come una ruota bucata, tanto da diventare poi dipendente, da fumo, alcool, droga e psicofarmaci nell’inutile tentativo di sottrarsi alla morsa invalidante dell’insicurezza.
Se la crescita culturale ed economica dei singoli è così anarchica da ostacolare il progresso dei popoli, alla lunga non può che generare regresso, inciviltà, barbarie e guerra civile. Perchè nessuno sa in che misura la sua libertà individuale è lesiva di quella collettiva, se non rispettando la legge. A rischio di sembrare blasfemo direi che persino il Papa può dosare la sua libertà nel rispetto dei popoli, solo rispettando la fede e la legge.