Volgi lo sguardo per mirare l’altro e provarne invidia e scorgi che il tuo corpo ne sta risentendo: arriverai alla fine dei tuoi giorni dove non ti resterà altro che un tempio scosso da incredibili terremoti e fremiti di cattiveria e ti ritroverai lì, sepolto nella vergogna del giudizio e paragone altrui.
Ed è subito sera.
Se credi che la mia poesia sia troppo prolifica per esser vera, prendi posto con me su anziana seggiola e aspetta cosa ho da raccontarti dell’anima mia.
Capiresti tutto.