Aldo Palazzeschi
  • Firenze, 02/02/1885
  • Roma, 17/08/1974
  • in archivio dal 8/24/2011

Biografia

Sono stato un autore d'avanguardia, un futurista, uno dei maggiori poeti del Novecento.

Segni particolari

In realtà il mio nome è Aldo Pietro Vincenzo Giurlani. La mia famosa  "Lasciatemi divertire" è il manifesto della mia poetica.

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Scritti da Aldo Palazzeschi

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Vi sono uomini che dopo aver fatto il giro del mondo finiscono per trovare la vera vita nel caffè del proprio villaggio: e non sempre sono dei cattivi viaggiatori.

La scienza si impadronisce della natura e la sviscera fino a raggiungere gli astri, ma nello stesso tempo l'uomo spiritualmente se ne allontana.

Vorrei essere amato dalle creature semplici e non discusso dai sapienti di letteratura.

Tutta questa libertà sessuale in fondo è una non libertà. Si ha quasi l'obbligo di fare le cose. La vera libertà sessuale son cose intime che ciascuno deve lavorare da sé.

Nel romanzo lo scrittore spiega tutte le sue facoltà, fra le quali la poesia tiene il primo posto: non vi aleggia come un angelo custode, ma ne è l'intima sostanza, proprio come facevano i nostri avi col poema.

Le città italiane hanno conservato e conservano aspetti della provincia, e ciò è un bene, non siamo ancora arrivati alle babeliche metropoli di milioni e milioni di abitanti, dove in genere la vita diventa un inferno.

L'artista, come l'asceta, tutto perdona, tutto sacrifica, anche la propria persona e la propria esistenza per amore dell'arte.

Gli antifascisti hanno voluto dimostrare di essere della medesima lega, identica dei fascisti, anzi peggio, perché venuti dopo ci sono riusciti perfettamente.

Dir male del governo è tanto facile quanto è difficile governar bene.

Il riso è il profumo della vita in un popolo civile.