Aleksandr Isaevic Solzenicyn
  • Kislovodsk, 11/12/1918
  • Mosca, 03/08/2008
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Un osservatore crudo: il mondo doveva sapere cosa accadeva ai prigionieri internati nei gulag durante e dopo la dittatura di Stalin. E c'è qualcuno che ancora non l'ha capito…

Segni particolari

Internato otto anni per una lettera ad un amico, esiliato e riaccolto in Russia come un eroe dopo la caduta del comunismo. Nel frattempo, nel 1970, ho vinto il Nobel.

Scritti da Aleksandr Isaevic Solzenicyn

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Per un paese, avere grandi scrittori è come avere un altro governo. Questo è il motivo per il quale nessun governo ha mai amato i grandi scrittori, ma solo quelli minori.

Per noi in Russia, il comunismo è un cane morto, mentre, per molte persone in occidente è ancora un leone vivente.