Amos Oz
  • Gerusalemme, 04/05/1939
  • Tel Aviv, 28/12/2018
  • in archivio dal 2/3/2011

Biografia

Sono uno scrittore israeliano, anche docente universitario e giornalista. Tra gli intellettuali più stimati del mondo arabo.

Segni particolari

Sono stato socialmente impegnato nella "soluzione dei due stati" del conflitto arabo-israeliano.

Mi trovi anche su

Scritti da Amos Oz

10 su 10

È un’epoca di semplificazioni. La gente si aspetta risposte semplici e non teme più di sembrare estremista. Ottanta anni fa avevamo paura di Hitler o di Stalin.

Dobbiamo fare due appartamenti. Israele e, nella porta accanto, la Palestina. Poi dovremo imparare a dirci 'buongiorno' per le scale. Più avanti saremo in grado di farci una visita, di andare a prendere un caffè a casa dell'altro... E perfino di(…)

Amo Gerusalemme. Ma ho bisogno di mantenere una certa distanza. È troppo conservatrice, in termini ideologici e religiosi. A Gerusalemme quasi tutti hanno una loro formula personale per ottenere la salvezza o la redenzione. Cristiani, musulmani,(…)

Anch'io ho una verità assoluta. Sono convinto che sia sempre un male infliggere dolore a qualcuno. Se dovessi sintetizzare tutti e dieci i comandamenti in un unico comandamento, in assoluto direi: non infliggere dolore a nessuno. Questo è il punto(…)

I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale.

L'uomo, mio caro, è un paradosso. Una creatura assai bizzarra. Ride quando c'è da piangere, piange quando gli converrebbe ridere; vive senza cervello e muore senza voglia.

La famiglia è una buona scuola per qual­siasi materia.

Tra speranza e realismo il le­game è strettissimo, inscindibile.