Antonia Arslan
  • Padova, 30/04/1938
  • in archivio dal 5/14/2014

Biografia

Sono una scrittrice e saggista italiana di origine armena. Ho lavorato su studi divulgativi dedicati al genocidio armeno

Segni particolari

Il mio primo romanzo "La masseria delle allodole" è stato un best-seller, ha vinto diversi premi importanti e infine portato al cinema dai fratelli Taviani.

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Aforismi di Antonia Arslan

8 su 8

Vorrei che tutti i Paesi del mondo riconoscessero il genocidio armeno.

Lo scrittore deve rappresentare la realtà; rappresentandola gli dà un senso.

Serve un nuovo comando, non più alla violenza o al dominio, ma un comando subliminale che apra all’uomo una corrente di affermazione di sé e delle proprie emozioni attraverso atti di reciprocità, di relazione, di rispetto, di giustizia – e di amore(…)

Riconoscere le emozioni per quelle che sono e accompagnarle, codificarle e gestirle. Contraddire e censurare l’emozione non è cosa che va fatta, secondo me, l’emozione va accompagnata e poi gestita.

Credo ci sia un’incapacità ad assumersi la responsabilità di educare. L’educazione è una cosa delicata e faticosa, che non viene più fatta. Per questo non esiste più l’autorità.

Dobbiamo creare un’alternativa alla guerra, incanalando positivamente l’energia, la potenza di energie e di capacità che c’è nell’essere umano verso le altre persone, perché capiscano di essere equivalenti.

La violenza va prima codificata, poi imbrigliata, controllata e repressa.

La violenza è una componente profonda dell’essere umano, come tante altre emozioni.