Cesare Pavese
  • Santo Stefano Belbo, 09/09/1908
  • Torino, 27/08/1950
  • in archivio dal 2/1/2001

Biografia

I miei libri parlano: solitudine, disillusioni amorose, disagio esistenziale, impegno politico e civile.

Segni particolari

La mia traduzione del "Moby Dick" di Melville è tutt'oggi insuperabile.

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Scritti da Cesare Pavese

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Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.

L'origine di tutti i peccati è il senso d'inferiorità − detto altresì ambizione.

Il sogno è una costruzione dell'intelligenza, cui il costruttore assiste senza sapere come andrà a finire.

Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla − ora soltanto − per la prima volta.

Amore è desiderio di conoscenza.

La strategia amorosa si sa adoperare soltanto quando non si è innamorati.

L'amore ha la virtù di denudare non i due amanti l'uno di fronte all'altro, ma ciascuno dei due davanti a sé.

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.

La morale sessuale è un palliativo della gelosia. Essa tende a evitare il confronto con la capacità virile di un altro. La gelosia è il timore di questo confronto.