Charles Bukowski
  • Andernach (Germania), 16/08/1920
  • San Pedro, California (Stati Uniti), 09/03/1994
  • in archivio dal 2/1/2001

Biografia

Non mi sono mai integrato nell'ambiente letterario: preferisco i vagabondi e gli alcolisti.

Segni particolari

I temi delle mie opere? Droga, alcol, sesso, violenza, emarginazione sociale.

Scritti da Charles Bukowski

40 su 76

Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.

Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani sono dei poveretti, rabbiosi e fissati.

Sapete, a volte se un tipo non crede in quello che fa, se la cava molto meglio, perché è libero da implicazioni emotive.

La sanità mentale è un'imperfezione.

Genio è l'uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.

Ospedali, galere e puttane: sono queste le università della vita. Io ho preso parecchie lauree. Chiamatemi dottore.

Scrivere poesie non è difficile. Difficile è viverle.

Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l'erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri.

Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media.

In generale accetto senza problemi le chiacchiere di tutti e senza problemi le lascio perdere.