Davide Enia
  • Palermo, 02/04/1974
  • in archivio dal 1/28/2013

Biografia

Sono un drammaturgo e attore teatrale di origine siciliana.

Segni particolari

Il mio racconto a teatro è modulato sul dialetto del mio paese: il palermitano.

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Aforismi di Davide Enia

8 su 8

Esistono due istinti, solo che uno protegge l'altro: il proteggersi e l'aiutare il prossimo. Perché anche quello di aiutare è un istinto.

Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Né io né mio padre riuscimmo a dire nulla. Era la Storia quella che ci stava accadendo davanti.

Ho capito che tutto si risolve in una domanda: se c’è un uomo che sta affogando, io mi tuffo o rimango sulla barca?

Sono io che ridiscuto il paternalismo della mia cultura, il rapporto con mio papà, obbligandomi a parlargli, obbligandolo a parlare, mi permetto di elaborare il lutto.

La prima grande battaglia con me stesso è stata abbandonare ogni pregiudizio e mettermi nell’unica condizione possibile: ascoltare.

Lampedusa rappresenta la frontiera del mio linguaggio.

La medicina attuale è una medicina cieca, le indagini fatte a tappeto testimoniano sostanzialmente il fatto che il medico non sa più guardare.

Ogni giorno è una perdita.