Elias Canetti
  • Ruschuk (Bulgaria), 25/07/1905
  • Londra (Inghilterra), 14/08/1994
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Alla costante ricerca della differenza tra la psicologia del singolo e quella delle masse, ho voluto dimostrare anche l'influenza delle emozioni sulla razionalità.

Segni particolari

Premio Nobel nel 1981.

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Scritti da Elias Canetti

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Le donne più sciocche: quelle che vanno subito a raccontare tutto; al primo orecchio che capita; e prima che le cose siano veramente successe.

Delle donne non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.

Tre atteggiamenti fondamentali dell'uomo che corteggia una donna: il millantatore, quello che fa promesse, quello che implora la mamma.

Se avesse usato bene il suo tempo, non sarebbe diventato nessuno.

Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.

Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è.

Com'è facile dire: trovare se stesso! Quanto ci si spaventa, quando davvero accade!

Per quanti varrà ancora la pena di vivere quando non si morirà più?

Non andare sempre fino in fondo... c'é tanto in mezzo!

Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.