Ernesto Sabato
  • Rojas, 24/06/1911
  • Santos Lugares, 30/04/2011
  • in archivio dal 11/9/2011

Biografia

Sono stato uno scrittore argentino. Ho studiato e insegnato materie scientifiche prima di dedicarmi esclusivamente alla letteratura.
Impegnato anche politicamente, ho presieduto la commissione che ha raccolto le denunce sui desaparecidos, una macchia indelebile della dittatura militare del 1976-1983.

Segni particolari

Il mio nome completo è Ernesto Roque Sabato Ferrari. Mio padre era italiano e mia madre d'origine Arbereshe, ossia gli albanesi d'Italia.

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Aforismi di Ernesto Sabato

10 su 11

Il pessimismo per conservarsi sempre forte e vigoroso ha bisogno ogni tanto di una nuova e micidiale delusione.

Prendi la verità e portala in giro per il mondo.

Anche quando si pensa che non esista in assoluto, la si scopre all'improvviso nella sua forma più sottile: la vanità della modestia.

La cosa ammirabile è che l'uomo continua a combattere e a creare bellezza in mezzo a un mondo barbaro e ostile.

La storia non è meccanica, perché gli uomini sono liberi di cambiarla.

La vita è così breve e il mestiere di vivere così difficile, che quando si inizia a impararlo, si deve già morire.

La lettura mi ha accompagnato fino a oggi, trasformando la mia vita grazie a quelle verità che solo l'arte possiede.

Gli italiani discendono dai latini, i francesi discendono dai galli, gli argentini discendono dalle navi.

L'uomo è il solo animale che ha creato il proprio ambiente. Ironicamente, è anche il solo che ha creato i propri mezzi di autodistruzione.

L'Argentina è stata il solo Paese al mondo in cui un governo civile, un presidente democratico che non aveva la pistola in tasca, ordinò alla giustizia militare e poi a quella civile di processare i capi militari che avevano ordinato tanti crimini(…)