Gian Carlo Riccardi
  • Frosinone, 21/10/1933
  • Frosinone, 07/02/2015
  • in archivio dal 6/24/2024

Biografia

Mi hanno definito "artista multimediale" e mi piace. Sono stato un artista, pittore, regista teatrale, scultore e scrittore. Ho sempre avuto un'inclinazione particolare per l'ironia, il grottesco, l'infanzia e la pittura astratta. Sono stato tra i primi artisti italiani a realizzare installazioni con materiali di recupero, anticipando i tempi dell'ambientalismo e dell'impegno sociale su questi temi.

Segni particolari

Mio padre è stato sindaco di Frosinone a metà degli anni '60. Molto legato al mio territorio d'origine, sono l'inventore del Bravante, la maschera carnevalesca ciociara.

Aforismi di Gian Carlo Riccardi

10 su 10

Spero in una resurrezione, resurrectio latina, una resurrezione laica, in cui finalmente si dia spazio allo spirito ed ai valori dell’uomo.

Inseguivo la mia immagine e basta. Non ho più un padre per raccontarlo.

Quando la mia solitudine non sarà più di alcuno lasciate la porta aperta, il giorno racconterà di me.

Dal sapore aspro della vita inseguo traguardi lontani, lasciatemi vivere ancora.

Lentamente muore in me l’idea di essere idea, per sopravvivere all’idea di non essere idea.

Noi, i testimoni di un antico racconto circondiamo la madre. Altri racconteranno domani.

Mi lascio vivere ridicolo di ore. La morte è di tutti, non soltanto mia.

Grida alte nella casa del Signore. Un uomo cade trafitto. Ite missa est.

Ancora una volta alla deriva il sogno di noi. Sul vetro opaco di notte resta soltanto la pioggia.

La mia materia è una materia povera, molte volte io metto oggetti che hanno quasi una vita biologica, specialmente nelle installazioni e mi piace proprio vedere questo processo che in un certo senso si pietrifica con alcuni elementi.