Gianni Rodari
  • Omegna (VB), 23/10/1920
  • Roma, 14/04/1980
  • in archivio dal 4/18/2007

Biografia

Scrittore e giornalista di ineguagliata fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ho contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per l'infanzia.

Segni particolari

Nel 1970 vinsi il premio Andersen, da molti considerato una sorta di "Nobel" della letteratura per l'infanzia.

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Scritti da Gianni Rodari

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La mente è una sola. La sua creatività va coltivata in tutte le direzioni.

Con un po’ di esercizio è possibile prendere lezioni di ottimismo anche da Giacomo Leopardi.

Sbagliando s’impara, è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando s’inventa.

Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo.

Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l'anno.

Nel paese della bugia, la verità è una malattia.

Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.

Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio la torre di Pisa.

Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque continenti per colpa dell'ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell'energia(…)