Giordano Bruno
  • Nola (NA), 1548
  • Roma, 17/02/1600
  • in archivio dal 2/1/2001

Biografia

"Grazie" alla Santa Inquisizione sono diventato uno dei paladini della libertà di pensiero... tre secoli dopo la mia condanna!

Segni particolari

Il mio vero nome è Filippo, Giordano l'ho assunto una volta presi i voti.

Scritti da Giordano Bruno

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Lieto nella tristezza, triste nella gioia.

Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.

L'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.

Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che(…)

Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.

Se tutti fossero signori, non sarebbero signori; così, se tutti fossero saggi, non sarebbano saggi, e se tutti fossero stolti, non sarebbero stolti. Il mondo sta bene come sta.

Il tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s'annichila.

Non è delettazione senza mistura di tristezza.

L'ignoranza è la madre della felicità e della beatitudine sensuale.