Giorgio Caproni
  • Livorno, 07/01/1912
  • Roma, 22/01/1990
  • in archivio dal 10/25/2024

Biografia

Sono stato un poeta con alcuni temi ricorrenti che hanno caratterizzato la mia produzione. In particolare mi riferisco all'amore per il mare, il viaggio, Livorno e Genova. Ho tradotto molto bene dal francese, in particolare Céline.

Segni particolari

Ho ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il premio Feltrinelli assegnato dall'Accademia dei Lincei. Mi hanno intitolato parchi, strade e piazze. Ma forse il riconoscimento migliore è l'analisi del testo della mia poesia "Versicoli quasi ecologici" per il tema della maturità 2017.

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Scritti da Giorgio Caproni

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Tutti riceviamo un dono. Poi, non ricordiamo più né da chi, né che sia. Soltanto ne conserviamo – pungente e senza condono – la spina della nostalgia.

A Genova ho scritto le prime poesie, che la domenica andavo a ricopiare a macchina nello scagno di mio padre in piazza della Commenda, in pieno porto, e più tardi in piazza dell'Acquaverde, accanto all'antica chiesa di San Giovanni di Prè, grigia a(…)

Per un uomo, si sa, la città che conta non è quella della fede di nascita. È la città dov'ha trascorso l'infanzia, dov'è cresciuto, dov'è andato a scuola, dov'è andato a donne, dove s'è innamorato e magari sposato: in breve, è la città dove s'è(…)

Un'idea mi frulla, scema come una rosa. Dopo di noi non c'è nulla. Nemmeno il nulla, che già sarebbe qualcosa.

Un semplice dato: Dio non s'è nascosto. Dio si è suicidato.

Ah, mio dio, Mio Dio, perché non esisti? Dio onnipotente, cerca (sfórzati) a furia di insistere – almeno di esistere.

Cosa volete ch'io chieda. Lasciatemi nel mio buio. Solo questo. Ch'io veda.

La vita, una volta che è data, non la si può togliere. Chi non la desidera, non la dia. Tanto più che dando una vita non è che si faccia, da un punto di vista non-cristiano, un grosso regalo. Perché la vita è più sofferenza che gioia: a maggior(…)