Giorgio Forattini
  • Roma, 14/03/1931
  • in archivio dal 7/23/2007

Biografia

Sono considerato il più celebre vignettista satirico italiano.

Segni particolari

Uno dei principali motivi del mio successo fu la caratterizzazione macchiettistica e un po' irriverente di alcuni uomini politici: Craxi vestito come Mussolini, Spadolini nudo, Massimo D'Alema come Hitler (ma in veste comunista), Goria invisibile, Fassino scheletrico, Amato come Topolino, Berlusconi come Paperone, Veltroni come un bruco, Buttiglione come una scimmia, Mancino come un cinghiale e tanti altri.

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Scritti da Giorgio Forattini

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La satira è una grande dimostrazione, la più alta espressione, di libertà e di democrazia.

Parlare senza dir niente mantiene giovani.

In tanti anni ho ricevuto querele solo da esponenti della sinistra. Non mi ha mai difeso nessun esponente di sinistra perché gli uomini di sinistra sono nemici della satira.

In realtà la satira ha poca cittadinanza in Italia, fa paura a questo paese e i politici sono tutti permalosi.

Prima c'era un grande senso della Patria, ora si parla solo di paese.

Io sono uno che crede nella libertà, credo come nessuno di quelli che conosco, e penso che qualsiasi forma di espressione - anche, che posso dire, del corpo o anche che possa essere l'espressione di manifestare come "je pare" le proprie idee, anche(…)

Io credo soprattutto in una - essendo liberale, libertario e liberista - forma di... che posso dire... di bipolarismo, in cui una volta vince uno, una volta vince un altro. Noi diamo il voto a chi si comporta bene, la prossima volta lo diamo(…)