Giosuè Carducci
  • Valdicastello (LU), 27/07/1835
  • Bologna, 16/02/1907
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Acceso sostenitore di un ritorno alle forme classiche che ammiro talmente tanto che le mie famose Odi le ho definite barbare, "...poiché tali suonerebbero agli orecchi e al giudizio dei greci e dei romani, se bene volute comporre nelle forme metriche della loro lirica..."

Segni particolari

Sono stato il primo italiano a vincere il premio Nobel, nel 1906.

Aforismi di Giosuè Carducci

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Muor Giove, e l'inno del poeta resta.

L'ora presente è in vano, non fa che percuotere e fugge.

Ai giudizi dei nemici vuolsi avere sempre la debita osservanza.

Colui che potendo esprimere un concetto in dieci parole ne usa dodici, io lo ritengo capace delle peggiori azioni.

Contessa, che è mai la vita? L'ombra d'un sogno fuggente. Favola breve è finita, vero immortale è l'amor.