Giulio Andreotti
  • Roma, 14/01/1919
  • Roma, 6/05/2013
  • in archivio dal 2/1/2001

Biografia

Un politico vero, dotato di humour e con uno stile oggi impensabile. Ho dimostrato che si può dibattere in maniera intelligente ed efficace senza bisogno di sbraitare.

Segni particolari

Stretto collaboratore di De Gasperi e sette volte Presidente del Consiglio.

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Scritti da Giulio Andreotti

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Non si dimentichi mai che si è eletti per operare; e non si opera per essere eletti. La confusione dei fini risulterebbe nefasta.

Vi è un genere pericoloso di numismatici: i collezionisti di moneta corrente.

Il potere logora chi non ce l'ha.

La cattiveria dei buoni è pericolosissima.

In futuro dovremo fare le cose molto più seriamente di quanto si è fatto finora.

Bisogna evitare di cercare in modo affrettato degli obiettivi.

Non bisogna mai lasciare tracce.

La nostra politica estera è stata di una chiarezza assoluta: da oltre cinquant'anni il nostro paese ha perseguito una politica estera atlantica, con grande continuità.

Ho visto nascere la Prima Repubblica, e forse anche la Seconda. Mi auguro di vedere la Terza.

A parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente tutto.