Giuseppe Bresciani
  • Como (Italia)
  • 07/10/1955
  • su Aphorism dal 11/18/2013

Biografia

Con lo pseudonimo Astor ha pubblicato i romanzi "Ecce me domine" (2008) e "Il Vangelo Cosmico" (2010). Col mio vero nome ho firmato "L’inferno chiamato Afghanistan" (2012) e "Ill cantico del pesce persico" (2013).

Segni particolari

Sono un libero pensatore, un figlio delle stelle, un viaggiatore del tempo, un avventuriero dello spirito, un cavaliere che ha trovato il Graal e lo custodisce fra le pieghe del suo cuore. Il mio vero nome è ASTOR, per quanto all'anagrafe insistano a dire che sono Giuseppe Bresciani.

Aforismi di Giuseppe Bresciani

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Il Rabbi riconosceva alle donne la stessa dignità e i medesimi diritti degli uomini. Non siamo forse tutti fratelli e figli dello stesso Padre che regna nei cieli e di cui santifichiamo il nome? O pensate forse che l’Altissimo faccia distinzione(…)

La discordia è un seme amaro che non va innaffiato. (da "Ecce me Domine")

Andare per mare, con le vele gonfie di vento e la brezza che accarezza i capelli e gli spruzzi che imperlano il viso e i raggi del sole che baciano la fronte, è un’emozione così intensa da farci riscoprire la vera libertà, impossibile da(…)

Se buoi e cavalli avessero le mani e sapessero disegnare con le loro zampe e produrre opere simili a quelle degli uomini, accadrebbe che i cavalli raffigurerebbero gli dei in sembianza di cavalli e i buoi con forme bovine. (da "Ecce me Domine")

Come il mantice del fabbro, che respira ma non vive, passai giorni in cui sembravo orfano di me stesso.(da "Ecce me Domine")

E' la paura che ci impedisce di perdonare. Temiamo che il perdono ci esponga nuovamente al rischio della sofferenza, che sia una resa senza condizioni, mentre in realtà è una vittoria. Crediamo sia una diserzione, costituendo, all’opposto,(…)

Non c’è dolore più grande del dolore di essere vivi. Oh sì! Poca cosa è il dolore di chi muore patendo, rispetto a quello di chi resta in vita, ma con l’animo scarnificato, giacché la morte è un attimo, mentre il rimorso, il rimpianto, la vergogna(…)

Il dolore è un esattore che a fronte del pagamento del dazio ci offre la possibilità di levare gli occhi verso il cielo e vedere la bellezza che altrimenti non potremmo scorgere, di udire la melodia che risuona nelle alte sfere. Il canto del(…)

Fortunato colui che ha visto la neve almeno una volta nella sua vita, poiché ha conosciuto la beatitudine che inonda il cuore e lo rende lieve! Oggi nevica, come già ieri e ieri l’altro. Tutt’intorno è silenzio, rotto solo dal fruscio dei cumuli di(…)

Il nostro destino è una tessera dell’eternità, sì che solo uno stolto può illudersi di cambiarle il posto che il sommo Artista le ha assegnato nel mosaico. (da "Ecce me Domine")