Giuseppe Garibaldi
  • Nizza (Francia), 04/07/1807
  • Caprera, 02/06/1882
  • in archivio dal 2/2/2001

Biografia

Sono un rivoluzionario e un repubblicano, che, al momento di unire le sorti delle genti d'Italia, non ha esitato a sostenere il re Vittorio Emanuele II.

Segni particolari

Ho combattuto molto, riportando tante vittorie. Ho fatto l'Italia unita ma ho aiutato anche i ribelli in America del sud: per questo sono l'Eroe dei due mondi.

Scritti da Giuseppe Garibaldi

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Il più santo dei vincoli che esistano nell’umana famiglia è il matrimonio. Lega per la vita due esseri e li fa felici se veramente meritano d’esserlo.

Per pessimo che sia il governo italiano, ove non si presenti l'opportunità di facilmente rovesciarlo, credo meglio attenersi al gran concetto di Dante: "Fare l'Italia anche col diavolo."

Obbedisco! *Dispaccio del 6 agosto 1866, in risposta all'ordine del generale La Marmora di ritirarsi dal Tirolo.*

Qui si fa l'Italia o si muore. *A Nino Bixio, alla battaglia di Calatafimi.*

Libertà non fallisce ai violenti.

Un brigante onesto è un mio ideale.

I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe.

Le infallibilità muoiono, ma non si piegano.