Giuseppe Pontiggia
  • Como, 25/09/1934
  • Milano, 27/06/2003
  • in archivio dal 5/4/2011

Biografia

Scrittore e critico letterario italiano. Alzi la mano chi non conosce la mia opera "Vite di uomini non illustri "...

Segni particolari

Ho vinto il premio Strega nel 1989 con "La grande sera".

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Aforismi di Giuseppe Pontiggia

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Maestri in vita – Dispiace nei cosiddetti maestri non che cambino le idee, ma che le idee non li cambino.

I fanatici non sono gli unici convinti di possedere la verità (quasi tutti ne sono convinti), sono solo i più terrorizzati di perderla.

Di solito l'ironia, più che un effetto riuscito, è una intenzione mancata.

Abbiamo abolito la certezza della pena, non ci resta che abolire la certezza della colpa.

Come diceva quella ragazza sgomenta al suo ragazzo: — Perché non sei anticonformista anche tu, come tutti gli altri?

Se un libro ti attira "veramente", non badare al prezzo. È il modo più sicuro per fare debiti, ma anche per evitare le recriminazioni di una vita. Il rammarico per un acquisto sbagliato è niente in confronto all'angoscia per un acquisto mancato.

ALLUCINANTE – L'aggettivo più comune nell'età degli allucinogeni. In Italia lo si può sostituire con normale. Una lettera impiega otto giorni da un quartiere all'altro? Normale. Una lettera impiega un giorno? Allucinante.

RILEGGERE – Si usa per i classici che si leggono per la prima volta.

FILOSOFIA – Amata da dirigenti, imprenditori, allenatori. La nostra filosofia. Non è la filosofia che non sono riusciti a frequentare, ma la controfigura con cui possono andare a letto.

Spesso si dà il meglio quando non ci si crede, solo che non si deve credere neanche a questo, altrimenti non funziona.